LE RECENSIONI, I CRITICI, I CRITICONI, TRIPADVISOR E NOI, AMBIZIOSI E PERMALOSI




Come  in molti mestieri dove l'ambizione e' un ingrediente fondamentale per il raggiungimento di un risultato anche la cucina e' un mondo passionale, 
c'è tanto di positivo ma inevitabilmente anche molta concorrenza, gelosie e falsi sorrisi e poi diciamolo , chi più , chi meno noi cuochi siamo tutti un po' permalosi.

Di recente ho letto un intervista dello chef Luciano Monosilio che chiudeva con una frase che rappresenta a pieno il mio pensiero a proposito di critici e recensioni.

Monosilio dice :"Un solo consiglio:guarda con disinteresse ai complimenti e dedicati a chi sottolinea i tuoi sbagli;quest’ultimo vuole solo la tua crescita".

Credo che il punto sia proprio questo. Passato un primo momento dove l'orgoglio ti ha fatto maledire chi si è permesso di scrivere una recensione negativa bisognerebbe sedersi, rileggere le critiche e riflettere. 
Ogni frase , ogni osservazione potrebbe racchiudere i motivi per cui una persona che è entrata nel mio ristorante non ne è uscita felice. 
Ribattere punto su punto come un arringa difensiva in tribunale o peggio ancora sospettare di un complotto messo in atto da un concorrente distoglie l'attenzione dal problema principale : qualcuno si è affidato a me ed al mio staff per godere di un'esperienza e non sono riuscito a soddisfarlo.

 Screditare tripadvisor o gli altri blog del settore non è una partenza umile per migliorarsi e capire i propri errori. 

 Intendiamoci, non credo che la giungla di commenti e recensioni on Line non abbia delle falle o che spesso rasenti l'assurdo ma credo che  il mio lavoro si fatto anche di questo e ricevere degli stimoli anche dalle critiche sia un buona strada per crescere.

 Nella mia personale esperienza posso dire che nessuna delle recensioni negative che ho ricevuto sia riconducibile a complotti o malafede. Di ognuna ricordo il tavolo , la serata e aime' i miei errori. Persino l'unica critica frutto di un grosso malinteso che ha fatto percepire al cliente una sensazione molto distante dalla realtà ci è servita per correggere alcuni errori che solo l'esperienza ti aiuta a limare. 
U
Se ad ogni critica ribattessi le mie ragioni , screditassi il recensore e giustificassi ogni situazioni vorrebbe dire che in cuor mio mi sentirei perfetto e questo purtroppo è ben distante dalla realtà. 

Ai critici, criticoni e recensori dico : continuate ad esprimere i vostri  giudizi con onesta'  e serenità cercando di rispettare le persone che lavorano e cercando di vedere un po' più il la delle proprie esigenze e delle proprie aspettative.
 A volte il massimo che una persona o un locale può dare e' meno delle aspettative di un cliente ma saper cogliere la passione , lo sforzo e la buona fede negli errori può compensare il gap di soddisfazione.

 Agli amici colleghi dico : le energie che sprechiamo dal nervoso ed il tempo che perdiamo a screditare ed alimentare sospetti usiamole per migliorarci ed alimentare  la nostra passione.

Maurizio Pinto 

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